L’installazione di una porta blindata rientra fra gli interventi che usufruiscono delle agevolazioni con l’ecobonus 110? Quali sono le condizioni?
Qui trovi tutte le risposte.
Fra le agevolazioni fiscali di cui si può usufruire per l’acquisto di una porta blindata c’è anche il cosiddetto Ecobonus 110. Si tratta di una misura introdotta con il Decreto Rilancio, ovvero di una detrazione pari al 110% delle spese sostenute fra l’1 luglio 2021 e il 30 giugno 2022.
Importante è distinguere fra interventi trainanti (o principali) e interventi trainati (o aggiuntivi). Nel primo caso, l’Ecobonus si può sempre richiedere. Si tratta, per l’esattezza, di:
Per quanto riguarda gli interventi trainati, invece, l’agevolazione viene concessa soltanto nel caso in cui siano concomitanti con almeno uno di quelli principali. Li elenchiamo:
Infine, rientra fra gli interventi aggiuntivi anche l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
Delineato il quadro completo della situazione, concentriamoci sulle porte blindate. Com’è facile comprendere, l’installazione di un serramento di questo tipo è da considerare un intervento trainato, quindi deve avvenire congiuntamente a uno principale, per esempio la sostituzione della vecchia caldaia con un nuovo modello a condensazione. Fondamentale è inoltre che la porta blindata permetta di ottenere un miglioramento di almeno due classi energetiche, da dimostrare tramite l’Attestato di Prestazione Energetica APE. Occorre anche che risultino rispettati gli indici di trasmittanza termica indicati nel Decreto Requisiti e che il serramento delimiti l’involucro riscaldato dell’edificio, verso l’esterno o verso locali non riscaldati. Questo significa che il Superbonus non può essere sfruttato per le porte interne. D’altra parte, è chiaro che al fine di usufruirne anche per l’acquisto di una porta blindata occorre puntare su prodotti che assicurino non solo un alto grado di sicurezza ma anche un elevato livello di isolamento termico: nel catalogo Gardesa ci sono numerosi modelli fra cui scegliere, in grado di soddisfare le più differenti esigenze.
Come spiega l’Agenzia delle Entrate, il Superbonus 110 può essere richiesto da coloro che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento, dai proprietari o comproprietari con altre persone fisiche di edifici costituiti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate e dai condomìni.
La detrazione viene ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di eguale importo e, per le spese sostenute nel 2022, in 4 quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. L’alternativa alla fruizione diretta è un contributo anticipato sotto forma di sconto in fattura praticato dai fornitori dei beni o servizi, quindi nel nostro caso dal rivenditore o dal produttore di porte blindate, oppure tramite la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. Quest’ultima può essere disposta a favore dei fornitori, di altri soggetti (persone fisiche, società, enti) o di istituti di credito e intermediari finanziari.